iniziative, risorse, immagini di Castelnuovo di Ceva

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13. Cappella del Castello (Saliceto – CN)

Il castello, edificato come fortilizio tra i secoli XII-XIII, si presenta oggi come una poderosa struttura residenziale a pianta trapezoidale,...

19 Rufino polittico di Marsaglia

09. Cappella San Ponzio (Marsaglia – CN)

Già compresa tra i possedimenti di Bonifacio del Vasto, alla sua morte non entrò a far parte del Marchesato di Ceva, ma pervenne per eredità al marchese di Clavesana da cui passò nel 1299 ai marchesi di Saluzzo.

foto cavaliere

07. Parrocchiale Murazzano (CN)

I primi riferimenti all’esistenza della parrocchia di San Lorenzo risalgono al “Registrum” del vescovo Isnardi di Alba che, nel 1325,...

foto cavaliere

04. San Giovanni (Cigliè – CN)

L’edificio, a pianta rettangolare, è costruito in pietra appena sbozzata e completamente intonacato e tinteggiato. Conserva sulla parete dell’altare un...

foto cavaliere

03. Cappella San Rocco (Cigliè – CN)

L’edificio, a pianta rettangolare, è costruito in pietra appena sbozzata e completamente intonacato e tinteggiato. Conserva sulla parete dell’altare un...

foto cavaliere

02. Cappella San Dalmazzo (Cigliè – CN)

Continuando il percorso, dopo pochi chilometri si raggiunge la piana agricola dei Peironi, sovrastata dal ripido pendio della collina su cui sorge l’abitato e il castello di Cigliè. Qui tra i campi sorge isolata la cappella di san Dalmazzo. Le dimensioni dell’edificio sembrano confermare l’esistenza di un monastero, la cui prima menzione risale al 1345 come “monasterium sancti Dalmatii de Cigliaro”, monastero di cui san Dalmazzo doveva essere la cappella e del quale oggi non rimane traccia.

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01.Chiesa di San Fiorenzo (Bastia Mondovì)

All’origine San Fiorenzo doveva presentarsi come una delle tante cappelle campestri edificate nel corso del X-XI secolo che testimoniano della...

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PRESENTATO “STUPORE” IL QUADERNO DI CASTELNUOVO N° 7

Fiorenza Pistocchi, Mauro Giacosa, Giammario Odello, Lia Torcello, Alessandro Marenco, Gianni Farinetti, Nicola Duberti, Eraldo Dionese, Romano Salvetti, Bruno Vallepiano, attraverso racconti e poesie, narrano nel libro un’esperienza, un momento vissuto attraverso la visione degli affreschi, del contesto che li accoglie e del paesaggio tra Tanaro e Bormida di Millesimo.

Con la loro collaborazione si è voluta produrre una raccolta di testi che, ambientati tra Tanaro e Bormida di Millesimo (l’area oggetto degli studi dei quaderni 5 e 6), tentassero di immaginare situazioni, brevi storie, particolari momenti vissuti con e intorno agli affreschi del tardo ‘400 presenti nell’area.