09. Cappella San Ponzio (Marsaglia – CN)

MARSAGLIA

Già compresa tra i possedimenti di Bonifacio del Vasto, alla sua morte non entrò a far parte del Marchesato di Ceva, ma pervenne per eredità al marchese di Clavesana da cui passò nel 1299 ai marchesi di Saluzzo. L’abitato è dominato da un imponente castello cinquecentesco, probabile sviluppo di una costruzione con funzioni di difesa del tardo Medioevo.
Nella sede comunale è conservato un polittico proveniente dalla chiesa della Consolata, opera attribuita a Rufino d’Alessandria, dei primi decenni del XV secolo (43). E’ un’opera di notevole interesse, in quanto si tratta del più antico dipinto su tavola di autore piemontese che si conservi in provincia di Cuneo. Presenta, pur con qualche caduta di stile, idee di grande originalità come la dimensione abnorme del ramo di corallo appeso al collo del Bambino, la posa marcatamente sbilanciata di santa Caterina o lo sguardo, sornione e ammiccante, di sant’Antonio Abate e dei Dottori della Chiesa occidentale raffigurati nella predella; è uno sguardo che si ritrova nelle rappresentazioni dei santi che popoleranno per tutto il Quattrocento la pittura monregalese.
Sorge su un rilevo isolato nella campagna, circondata da una corona di cerri che la nascondono alla vista. Oggi cappella campestre, san Ponzio svolse in passato il ruolo di parrocchia, testimonianza delle trasformazione degli insediamenti umani e dei cambiamenti nel tempo dei percorsi. Destino non diverso da quella di numerose cappelle ora campestri, nate in un diverso contesto storico.
Il recente restauro degli affreschi che occupano l’arco trionfale e l’abside ne hanno permesso l’attribuzione a Segurano Cigna (74). Lo schema seguito è assolutamente tradizionale e lo si ritroverà in molte opere dello stesso autore: al centro del catino dell’abside un Cristo in una mandorla policroma circondato dal “tetramorfo”, l’insieme dei simboli dei quattro evangelisti.
Lungo il muro dell’abside sono rappresentati in gruppi di tre, tra le aperture delle finestre, gli apostoli con al centro san Ponzio, martire tebeo, nelle vesti di santo guerriero a cavallo che impugna uno stendardo crociato.

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