Sarà presentata a Murazzano, 01 marzo 2018 ore 17.00, la seconda edizione dei CINE PER LA TERRA

L’idea della rassegna è nata nell’autunno del 2016 dall’incontro con il gruppo di acquisto di Savona che, ormai da qualche anno, proietta, con la collaborazione del Nuovo film studio di Savona, lungometraggi documentari che trattano temi inerenti alle problematiche alimentari e ambientali.

La visione di alcuni di questi in ambiente cittadino ha fatto subito pensare alla “fortuna” di che abita queste terre contadine per non avere i problemi metropolitani, anzi, vedere questi filmati insieme a quel pubblico, seppure di una piccola città, ha fatto tangibilmente percepire le ragioni ed i bisogni di chi programma la gita fuori porta, in campagna. In campagna dove, troppo spesso, chi vi abita sia convinto non vi sia niente, ma, come ripetono sovente alcuni turisti, specialmente stranieri, è proprio questo “niente” che è così carico di fascino e di ristoro, di recupero esistenziale per i silenzi e gli ampi spazi naturali.

Da qui è nata l’idea della rassegna 2017; sono stati individuati, sempre godendo dell’esperienza del Gas di Savona, i filmati; sono stati proposti ai Comuni e sono stati proiettati … con successo.

I proponenti sono stati il Comitato Valorizzazione di Castelnuovo e l’Associazione Geronimo Carbonò e la proposta è stata fatta ai Sindaci dei paesi che condividono la strada 661 nel percorso tra Dogliani e Millesimo: Castelnuovo di Ceva, Montezemolo, Priero, Sale Langhe, Sale San Giovanni, Camerana, Paroldo, Mombarcaro, Murazzano, Belvedere Langhe.

Si tratta di una strada di crinale, molto panoramica per la grande visioni sulle Alpi, e molto paesaggistica per il suo attraversare ambienti coltivati e piccoli paesi in parte ancora sospesi nel tempo: sono terre di Langa.

Il progetto è stato assunto in prima persona dai sindaci perché sono le amministrazioni comunali quelle cui si affida la programmazione, la gestione e la tutela del territorio. Si è tratta di una proposta culturale: l’occasione per una riflessione prima, nel 2017, sulle emergenze ambientali/climatiche e poi, nel 2018, sulle relazioni sociali che animano le comunità, quelle piccole ed in ambienti agricoli.

La strada, detta la Pedaggera, già antico tracciato tra le vie che collegano le Langhe con il mare, il finalese in particolare,  sulle quali merci varie, oltre al sale, si muovevano, in un passato lontano, a dorso di mulo scegliendo, di volta in volta, quella meno onerosa per le gabelle applicate.

Nel 2015 è stata programmata una serie di concerti che hanno evidenziato l’attualità della fascinazione che ancora riescono a suggerire questi tracciati storici; in quel caso i 5 concerti hanno avuto come sede la città di Finale, i paesi di Castelnuovo, Murialdo, Sale S. Giovanni, per arrivare nella città di Alba. Essi sono stati organizzati in prossimità di luoghi fortemente caratterizzati sul piano storico e , per quanto riguarda i paesi di crinale, nelle vicinanze di quelle vecchie cappelle che sulle alture punteggiano e caratterizzato tutto il paesaggio. Sono stati proprio questi profili paesaggistici che hanno suggerito il logo del progetto filmico.

E’ stato a partire da quel patrimonio di esperienza che si è costruita la rassegna cinematografica.

L’iniziativa collettiva prevista pone l’accento sul territorio e sull’importanza di un lavoro comune come necessario per ottenere  risultati apprezzabili di ripresa economica e demografica. Le immagini debbono e possono contribuire, anche per differenza, nel confronto tra un là ed un qua, a costruire e rafforzare la convinzione che vi siano delle risorse che sono oggi poco valorizzate e che possono essere, seppure parzialmente e magari solo vissute per un week end, importanti generatrici di nuovo sviluppo.

La varietà del paesaggio, che l’abbandono demografico degli ultimi decenni ha conservato nella sua dimensione di genuinità e di ricchezza delle biodiversità, è oggi la risorsa principale che, unita ai prodotti agricoli di qualità, può generare prospettive occupazionali positive nel settore della produzione, della trasformazione, dell’accoglienza, dell’outdoor. E’ un obiettivo possibile che va perseguito creando prima di tutto consapevolezza e poi operatività di rete superando le logiche particolari che, se virtuose nel breve periodo, non possono avere la forza necessaria per sostenere la capacità relazionale richiesta dal mondo globalizzato.

Questi sono i temi sui quali si avvia un ragionamento e il dibattito, nella convivialità delle degustazioni che accompagnano e seguono le proiezioni, offerte e preparate dalle Pro loco o da altre associazioni del territorio; si parla di comunità, di risorse, di colture e di sviluppo.

Le proiezioni sono tecnicamente organizzate in autonomia da ogni comune e sono  effettuate in sale già attrezzate o predisposte per la proiezione. In genere i paesi si animano d’estate durante le sagre, in questa occasione i paesi  ospitano un pubblico, non solo locale, in mesi più calmi; si è infatti, proprio per questo deciso di programmare tra aprile e maggio, lontano dalle nevicate più intense (cambiamenti climatici permettendo) ed ancora in riposo rispetto alle attività nei campi.

Al caldo, insieme, per una sera non sul divano davanti alla televisione, per vedere un film “impegnato”: decisamente inusuale, ma utile per le cinquanta persone che in media hanno garantito la loro presenza nel 2017 e che si pensa, proprio in forza del lusinghiero risultato ottenuto, possano aumentare in quella del 2018.

EDIZIONE 2018  

In questa edizione si programma la proiezione gratuita di filmati, quest’anno prevalentemente lungometraggi di finzione che abbiano per oggetto temi non solo ambientali quanto sociali: le relazioni all’interno di comunità in contesto agricolo e piccole come quelle di queste terre.

I filmati saranno diversi per ogni comune secondo un calendario che non prevede date in sovrapposizione.

Quest’anno la rassegna si arricchisce di un concorso. Rivolto ad autori audiovisivi di età compresa tra 18 e 30 anni propone un’interpretazione creativa del territorio in oggetto. Titolo “il borgo immaginato”

Le proiezioni sono momenti di convivialità con degustazioni alimentari. Nell’edizione di quest’anno un diverso comune (sorteggiato nel corso della presentazione ufficiale della rassegna) sarà ospite del comune sede della proiezione; in tale occasione l’ospite esterno potrà presentare, contribuendo al dibattito generale, qualche considerazione ed informazione recente sulla propria realtà particolare; proporrà inoltre qualche proprio prodotto, qualche pietanza da far degustare.

Il progetto prevede la rassegna cinematografica ed il concorso, ma è, soprattutto, occasione per contribuire alla costruzione del territorio stesso inteso come sistema di relazioni, di conoscenza e di collaborazione.

In un sistema virtuoso il particolare ed il collettivo non devono essere in antitesi e la reciprocità, producendo un vantaggio generale, deve essere un valore. Non sono affermazioni etiche – magari anche – quanto economiche, di semplice convenienza.

La comunicazione dell’iniziativa è prima di tutto interna alla rete costituitasi lo scorso anno e oggi in fase di consolidamento. E’ data dalle riunioni e  dalla circolazione delle informazioni operative, prima, e poi da quelle dei risultati delle singole proiezioni che diventa automaticamente il buon risultato di tutti.  Sarà dato però particolare impulso alla pagina Fb  ed al sito web.

Il concorso in particolare è un mezzo per dare visibilità  a queste terre alte di langa attraversate ed unite da questo antico tracciato della Pedaggera (una linea di crinale che continua oltre Montezemolo e termina in prossimità della cappella di S. Giovanni della langa, nel comune di Murialdo: da lì le carovane di muli che scendevano alla costa finalese potevano vedere finalmente il mare sentendone il profumo).

Ai giovani registi che parteciperanno al concorso si assegnerà un paese, a sorteggio, sul quale dedicherà la propria competenza; saranno poi selezionati da un gruppo per questo scopo costituito.

Il concorso è un mezzo per creare curiosità sul territorio perché ci si chiede come si possa essere percepiti all’esterno, magari molto lontano da qui. E sarà anche  un momento di incontro con il giovane autore che racconta le proprie impressioni e viene ascoltato da un pubblico che confronta la percezione di sé con l’immaginazione dell’altro. Potrà essere anche un momento formativo per i giovani perché sarà possibile organizzare  incontri con gli allievi delle scuole che partecipano al progetto. Ad essi, i vincitori del concorso ospiti in Langa, potranno presentare la propria visione dei luoghi, il loro stupore, le loro meraviglie e le differenze di cui sono portatori.

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