Nel 50° della tragedia aerea, Castelnuovo e la Val d’Aosta ricordano Corrado Gex

Sono trascorsi ormai 50 anni dal tragico schianto di un aereo leggero nelle vicinanze di Castelnuovo che vide la morte del giovane deputato e dei suoi sette compagni di viaggio.

In paese molti ricordano quel giorno, quando un aereo attirò la loro attenzione per il suo volare basso ed effettuare traittorie insolite e strane prima di schiantarsi con fragore e fiamme nei pressi del paese.

Moltissimi accorsero sul posto, ma le fiamme li tennero a distanza mentre l’intorno era punteggato da frammenti del relitto.

Informate, accorsero più tardi le autorità e le forze dell”ordine, ma non poterono fare altro, spentosi l’incendio, che recuperare faticosamente le salme e ricomporle poi in paese con la collaborazone degli abitanti che, nei giorni successivi, diedero ospitalità ed assistenza ai familiari, agli amici, ai colleghi di partito che corsero per rendere omaggio alle vittime e al tanto amato rappresentante politico della Valle d’Aosta.

Di lui su Wikipedia si legge la seguente scheda.

Corrado Gex nasce a Léverogne, frazione nel comune di Arvier, figlio di Lucien Gex e Anita Coccoz.

I suoi genitori, anche se di origini contadine, erano altamente istruiti e sono stati in grado di trasmettere ai loro figli una mente aperta.  Nel 1947 la famiglia si trasferì ad Aosta.  L’evento non separò mai Corrado dal suo villaggio, rafforzandone i legami. Studente universitario a Torino, nel 1957 consegue la laurea in giurisprudenza con lode e decide di indulgere in una delle sue grandi passioni: la politica. All’età di 27 anni è eletto al primo Consiglio della Valle e subito nominato Assessore della Pubblica Istruzione, dove si distinse per il suo spirito innovativo.

Promosse la distribuzione gratuita di libri a tutti gli studenti delle scuole elementari e la fondazione dell’Istituto Professionale di studi regionali e federalisti.

Si dimise nel 1963 per assumere la carica di deputato, rappresentante della Valle d’Aosta nel Parlamento italiano, dove fu eletto da una coalizione che ha riunito le forze della sinistra e l’Union Valdôtaine.

Fu anche un appassionato di sport, in particolare l’aviazione leggera. Proprio il suo grande amore per il volo in montagna, che gli valse la prima autorizzazione ad atterrare su un ghiacciaio, lo portò alla morte, 25 aprile 1966. Il suo Pilatus Porter si schiantò vicino a Castelnuovo di Ceva.

La morte pone tuttavia ancora oggi degli interrogativi.

A lui è dedicato l’Aeroporto di Aosta e l’Istituzione Scolastica di Istruzione Tecnica e Professionale “Corrado Gex” di Aosta. È annoverato tra gli autori in patois francoprovenzale valdostano in virtù della sua produzione teatrale.

Da allora la memoria per questa figura pubblica non ha perso la tensione che ancora oggi dimostra essere così viva. Per molti anni, nella ricorrenza dell’episodio, dalla reggione montana sono stati organizzati pellegrinaggi al paese e al luogo dello schianto ove sorge una installazione ricordo.

In questo cinquantesimo si sono organizzati due importanti appuntamenti, uno ad Aosta ed uno nel paese di Castelnuovo. Là e qui i rappresentanti delle amministrazioni hanno ricordato con parole intense la figura dell’onorevole scoparso ed legame che il tragico episodio ha unito queste terre lontane.

A Castelnuovo la ricorrenza si è svolta sabato 30 aprile con una serie di interventi, (tra i quali quello del Presidente della regione Val d’Aosta, del sindaco di Arvier e di Castelnuovo), con l’intitolazione di una piazza e l’inaugurazione di una stele che ricorda le vittime della sciagura. Di seguito i presenti si sono recati sul luogo del disastro dove si è svolta una breve cerimonia religiosa. 20160430_104940 20160430_110745

L’incontro, prima della partenza, si è concluso presso l’osteria S. Maurizio.

 

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